“SIOANI”. Come l’Air Force Brasiliana investigo’ gli UFO
Nel 1969 un gruppo di alti funzionari e ufficiali del FAB – l’Air Force Brasiliana – nel 4° COMAR – Air Command Regionale – nei pressi di Cambuci, San Paolo crearono il primo gruppo di ricerca nazionale di ricerca Ufologica: il SIOANI – Sistema di Indagine Oggetti non Identificati Aerei.La principale sede operativa del SIOANI stabilita a Park Prof. O. de Vincenzo al n. 200, era capeggiata ed amministrata dal Major-Brigadier Jose’ Vaz da Silva.
Molti casi di atterraggio, di avvistamenti UFO e persino fotografie di velivoli alieni furono investigati e studiati all’epoca dal Maggiore Zani Gilberto de Mello e dal Tenente Edney Joao Ribeiro Carvalho, e furono proprio loro ad occuparsene in tutto il periodo.
Nel Marzo del 1969 fu pubblicato il primo bollettino del SIOANI, un report di 22 pagine. La visione dello stesso fu esclusiva solo dei membri, e si delineavano lo statuto e le linee guida del gruppo. Si impiegavano risorse e materiali per cercare di spiegare gli UFO.
Nell’Agosto dello stesso anno usciva il secondo bollettino, di 30 pagine dove si cercava di fare il punto su degli avvistamenti ed descrizioni di almeno 58 casi segnalati in Brasile e soprattutto a San Paolo.
Nel 1972 terminarono le ricerche del gruppo, e la ragione di tutto, secondo alcuni Ufologi, risiede nel fatto nel cambio di guida del Governo. Altri invece pensano che il 4° COMAR perse interesse a continuare il progetto e successivamente l’intero progetto fu passato al 4° Sub-Comando a Brasilia.
Alcuni anni fa, gli Ufologi Claudeir Covo, presidente della INFA – Istituto Nazionale di Investigazione di Fenomeni Aereospaziali, insieme con Omar de Freitas, presidente del GEONI – Gruppo di Studio Oggetto Volanti non Identificati, hanno visitato il 4° COMAR e sono stati informati che tutto il materiale del SIOANI era stato effettivamente spostato al Comando a Brasilia.
La ricerca di Documenti Ufficiali.
Tra il 1997 e il 2004, ho visitato il 4° COMAR a San Paolo, e per tre volte nel 2004 ho visitato il COMDABRA a Brasilia. Ho scoperto che non ci sono documenti che certificano il trasferimento del materiale del SIOANI. E questo mi ha stupito. Durante queste visite ho scoperto alcuni casi interessanti studiati dal COMDABRA, ma nessuno di questi connesio con il SIOANI.
Il 18 dicembre del 1997, ho incontrato il Maggiore Zani, il capo operativo del SIOANI e ho parlato con il Tenente Carvalho, per capire meglio circa le procedure adottate all’epoca e il perche’ delle analisi medico psichiatriche eseguite ai testimoni degli avvistamenti.
Ma dove sono finiti tutti questi documenti registrati dai militari?
Grazie alle informazioni ricevute dai 2 militari sono riuscito ad incotrare un funzionario e ho visto i documenti originali.
E fu cosi’ che scoprii il perche’ il SIOANI termino’ la sua attivita’, fu appunto a causa di un cambiamento di comando che sostitui la di Vaz . Si insedio’ una nuova Brigata che non aveva molta simpatia per quei casi. I vecchi funzionari chiesero il materiale accumulato per non farlo disperdere o distruggere in quanto aveva troppa importanza.
Grazie a questo contatto sono in possesso di circa il 66 per cento di tutto l’archivio e vari documenti sono originali.
Da allora sto analizzando il tutto e sto cercando di inserire un resoconto dettagliato in un libro che sto scrivendo per lodare il lavoro della Forza Aerea Brasiliana, che fece un grande sforzo all’epoca. Tutto questo per preservare una memoria storica di avvistamenti di dischi volanti in Brasile.
Ufologo civile fu parte…
Il SIOANI ha avuto la partecipazione di numerosi militari e civili sparsi in vari luoghi del Paese e collaboravano inviando materiale e rapporti.
Ufologi come Antônio Pedro de Souza Faleir (registrato come IOANI 11) e suo Padre Antônio Souza Faleiro (IOANI 12) collaborarono inviando relazioni circa attivita’ avvenute nella citta’ di “Passa Tempo” nello Stato di Minas Gerais.
Un classico e famoso caso di indagine da parte del SIOANI
Alcuni dei casi piu’ classici cui il SIOANI si e’ interessato e quello di “Maria Cintra” e quello di “Tiago Machado” ed altri.
Assieme all’Ufologo Josef David S. Prado, presidente della BURN (gruppo ufologico), abbiamo cercato di verifcare il caso di “Maria Jose’ Cintra” che disse di aver visto una nave spaziale ed il suo equipaggio.
IL CASO:
Nel Settembre del 1968 il Maggiore Zani assieme al Sottoufficiale Aragona, al Sergente Brandani ed al Luogotenente Carvalho del 4° COMAR di San Paolo e anche al Sergente Horst, della guarnigione del FAB, con sede a Bauru, interrogarono molti testimoni su cio’ che era accaduto.
Il 26 Settembre tutti i componenti sopracitati si recarono al Clemente Ferreira Sanatorium (ospedale) per isentire la testimonianza di Maria Jose’ Cintra che fu testimone dell’atterraggio ed ebbe contatti con un UFO e membri dell’equipaggio, durante ò’alba del 25 Agosto del 1968.
La notte prima, per diritto di cronaca,. alcuni medici dell’ospedale videro una sfera luminosa nel cielo.
Il signor Leôncio Nunes Viana, che occupava il letto numero 59, di eta’ di 44 anni affetto da tubercolosi, riferi’ che durante la notte andando in bagno vide una luce di colore giallo che illuminava la finestra della sua stanza. L’oggeto che irradiava luci tra il giallo, verde e rosso era sospeso in aria ad una distanza di circa 150 metri e un metro e mezzo da terra.
Leoncio disse che l’oggetto nella parte inferiore era rotondo e sormontato da una specie di cupola trasparente, rigato come un paniere di carta e vide 3 individui vestiti di bianco armeggiare lentamente attorno alla sfera. Il fenomeno duro’ alcuni minuti e poi la luce si spense.
Maria Jose’ Cintra, mglio nota come “Dona Mariquinha”, riferi’ che circa alle 4,30 di mattina era seduta sul suo letto a pregare come era solita fare prima di alzarsi. Quando ad un tratto sentii un rumore strano al di fuori, come se una vettura inchiodo’ all’improvviso.
Apri le persiane, vide una donna in piedi che le chiese: “Per un ricovero?” Le rispose di attendere un attimino e che le avrebbe aperto la porta subito. Quindi vesti’ il camice e scese ad apire. La donna era alta cirtca 1,60 e non parlava bene e fu impossibile capire cosa stesse dicendo.
La visitatrice indossava un vestito Blu brillante con maniche lunghe, come se fosse una tunica, una cintura di piobo colorato e un cappello in testa dello stesso materiale. Le mostro’ un recipiente di 20 cm circa tutto brillante molto fine. Dona Mariquinha penso’ che la donna volesse dell’acqua e andarono assieme alla fontana, che si trova nella loby distante circa 30 metri.
Quando arrivarono sul posto la donna prese una taza di circa 7 cm e la riempi’ di acqua. Poi rimase a guardare le auto posteggiate del medico e dell’amministratore.
Quando Dona Mariquinha, diede a lei una bottiglia di acqua, la misteriosa donna si appoggio’ alla spalla e disse: “embaúra, embaúra, embaúra’‘.
Al posto di uscire dalla porta dell’ospedale la donna passo’ in mezzo alle aiuole e Donna M. vide una luce grigia ed un dispositivo galleggiante a forma di pera a circa 7′ cm dal suolo. Con la mano apri’ un sportello ed entro nell’oggetto che decollo’ verticalmente!
Dona Marichinha comincio’ a gridare:” ohhh! Un disco volante, e’ il disco volante!”. Comincio’ a piangere e ebbe una spontanea minzione e ritorno’ nella sua stanza, Piu’ tardi riferi’ l’accaduto all’Amministratore e sua moglie.
Il giorno seguente l’Amministratore ed altri dipendenti notarono impronte di piedi nel terreno, alcune di Maria ed altre impronte con strani simboli. Si notarono anche parti di erba bruciata ed una depressione nel terreno di circa da 1,5 metri a 2 metri con una profondita’ dai 15 ai 20 cm. Questa impronta genero’ calore per tutta la mattina.
I funzionari dell’Air Force Brasiliana fotografarono il luogo, raccolsero campioni nelle depressione causata dall’oggetto ed inviarono il tutto all’Istituto Tecnologico di San Jose dos Campos. Per molto tempo non crebbe l’erba in quel luogo.
Il 18 dicembre 1997, ebbi la soddisfazione di riunirmi personalmente con Zani il capo del SIOANI. Durante l’incontro nel suo appartamento gli chiesi cosa pensasse del caso di Maria Cintra, e lui mi rispose che era simile ad altri casi avvenuti nel Paese in quel periodo.
Il caso di Maria Cintra e’ fu davvero interessante, in quanto si riusci’ a raccogliere materiale che fu poi analizzato in Brasile ed all’estero. Non sono a conoscenza dei risultati delle analisi, ma Carvalho fece un buon rapporto circa la psiche della testimone.
Chiesi a Zani quale altro caso fu rilevante e lui mi rispose che “Il caso del operaio sul trattore Toribio Pereira” in quanto fu paralizzato da alcuni raggi da questi oggetti volanti non identificati. Inoltre la testimonianza di 400 studenti, insegnati dell’Istituto di Istruzione 21 de Abril, nell’Ottobre del 1968, che osservarono una palla di fuoco che passo’ nel cielo della citta. Il numero dei testimoni fu decisivo per l’autentificazione dell’evento.
Nell’immagine sopra si puo’ vere la tessera di riconoscimento ufficiale utilizzata dagli investigatori UFO Brasiliani del CIOANI (Centro di Investigazione di Oggetti Aerei Non Identificati. Tutte le immagini qui presenti sono un’esclusiva dei FILES del SIOANI ora in mano al ricercatore Edison Bonaventura.
UN CASO ANALOGO NEL MAGGIO 1968
A Maggio 2007 la signora Aparecida Donizeti Da Silva, impeigata al Banco do Brasil, racconto’ al ricercatore Edison un caso che le successe assieme alla madre nel 1968 nella citta’ di Iacanga, San Paolo, e che per la singolarita’ caratteristiche ricorda il caso avvenuto a Lins.
Il 4 Agosto 2007 finalmente si arrivo’ ad intervistare la Signora Dina Wan Derlan di 84 anni (madre di Apracida) per farsi raccontare il bizzarro episodio accaduto in una fredda mattina del Maggio 1968 nel “Nego Cabral Ranch” a Iacanga a 99 km da Lins.
La testimonianza:
“Era molto presto quella mattina. Uno strano uomo con gli occhi chiari alto circa 2 metri, con una piccola tazza in mano si presento’ davanti alla porta della cucina di casa nostra. Era una tazza color argento. Non pareva essere smaltata di porcellana. Ero incuriosita di come l’uomo fosse entrato dalla porta di servizio. Gli chiesi da dove provenisse e lui rispose che veniva giu’ da li’. Gli offrii il caffe’ e glielo servii nella sua tazza, tuttavia egli non bevve. Siccome era molto strano chiamai mio figlio Jose’ Henrique. Gli chiesi inoltre dove stava andando, ma lui non rispose, io insistei e gli chiesi: Stai andando a Iacanga?… Lui rispose: Si…non so dov’e’…
Dina chiese al figlio di accompagnare l’alto straniero in citta’. Camminarono per alcuni metri, poi lo straniero entro in un frutteto e scomparve, nonostante l’insistenza del ragazzo di seguirlo sulla strada.”
L’essere era vestito con abiti argentei. Un grande soprabito che cadeva sul ginocchio, anchesso in argento, e in testa un casco dello stesso colore. Indossava sandali, erano abiti davvero molto belli, aggiunse la signora Dina.
Lo stesso anno la donna ricorda che il figlio Jose’ Henrique quindicenne all’epoca alcuni mesi dopo, intorno alle 4 del mattino, vide un 3 palle infuocate nel cielo molto luminose. Il ragazzo era in sella al suo mulo carico di latte per andarlo a vendere in citta’. All’improvviso queste tre luci entrarono in cucina ed attraversarono la stanza facendo spaventare tutti.
La signora Aparecida inoltre riferisce che suo cugino Paolo assieme a sua moglie ha osservaot di recente, nello stesso ranch una sfera di fuoco molto luminosa. L’evento si verifico’ il 12 Agosto 2007 attorno alle 9 di sera e fece rimanere i testimoni molto perpless.
UN’ALTRO CASO ESAMINATO DALL’ARI FORCE BRASILIANA NELLA SIERRA NEGRA
Un altro caso molto interessante e’ stato trovato negli archivi Brasiliani. Si tratta del caso “36” avvenuto nella Sierra Negra, San Paolo nel 1968. Il tutto supportato da documenti, schizzi e lettere originali. E’ bene ricordare che oltra al caso verificatrosi nel 1968, prima della crazione del SIOANI, il militare addetto alle indagini si interesso’ a cio’ che accadde negli anni precedenti. La relazione fu presentata nel Maggio del 1969 dal 1° Tenente R/R Aer, Sérgio Desidério Moisés.
LA CORRISPONDENZA UFFICIALE.
Il 2 Maggio del 1969, il Maggiore Zani, mediante il documento numero 3 del CIOANI – Centro di Investigazione di Oggetti Aerei Non Identificati – chiese una completa ricerca sul caso, con disegni da parte dei testimoni, le dichiarazioni giurate e i ritagli di giornale su questi avvenimenti.
Il 23 Maggio 1969, tutta la documentazione relativa all’avvistamento Jdi osé de Lima Gonçalves, 51 anni, fu trasmessa al 4° COMAR da parte del responsabile della ricerca.
“…AVEVA MOLTE ANTENNE LUMINOSE ATTACCATE”
Il caso fu descritto sul giornale “O Serrano” nell’Ottobre del 1968 n. 3.520, nel fronte pagina avente il titolo “Oggetti volanti Segnalati in Sierra Negra”. Non molti dettagli furono rivelati tuttavia.
La relazione militare di 19 pagine conteneva molte piu’ informazioni, come ad esempio il black-out all’approssimarsi dello strano oggetto e l’atterraggioi.
Nel report di dice che il Signor José de Lima Gonçalves, Portoghese di origine, il 12 Ottobre del 1968, mentre stava guardando un programma televisivo attorno alle ore 20.00, a casa sua nel Parco Turistico del Serra Negra Ranch,, fu chiamato dalla giovane figlia e dalla moglie che videro per prime l’UFO. Dalla finestra videro l’UFO letteralmente galleggiare ad un’altezza di 15, 17 metri , poco sopra un pino.
L’oggetto era distante una cinquantina di metri, molto luminoso e brillante ed aveva diverse antesse. Era rotondo a forma di pera, riferi0′ Augusto.
Era grande come un’automobile di 4 o 5 metri, era molto brillante di colore blu e non emetteva alcun suono.
Mossi dalla curiosita’, il signor Augsto salto’ dalla finestra e si diresse velocemente verso l’oggetto, assieme ad altri abitanti. Immediatamente l’UFO si sposto’ ad una distanza di 400 metri circa, ed atterro’. Non fu possibile raggiungere il luogo di sbarco in quanto c’era un burrone impraticabile nel mezzo. Si raggiunse tuttavia la distanza di 50 metri.
BLACKOUT IMPROVVISO
Un dettaglio molto importante fu che i 12 lampioni stradali in quel momento si spensero, cosi come la luce nelle case, una sorta di black-out.
L’intero avvistamento dur’ per 15 minuti e un totale di 7 persone assistettero: la famiglia di Augusto, un’altra famiglia vicina che abitava a circa 600 metri dalla sua residenza.
Prima di scomparire l’UFO si alzo’ dal suolo per circa 2 metri e divento’ completamente scuso. Dopo la scomparsa le luci dei lampioni e la corrente elettrica nelle case torno’.
Il giorno dopo i testimoni si recarono sul luogo dello sbarco, ma non is noto’ nulla sul terreno, forse a causa di alcune piogge del mattino.
TESTIMONI AFFIDABILI:
Il giornale “O Serrano” per quanto riguarda le testimonianze scrisse che: “I giornalisti del quotidiano hanno reputato i testimoni attendibili e in buona fede”.
I Luogotenente Sèrgio in una lettera datata 23 Maggio, scrisse che l’indagine si prospettava molto ardua in quanto erano passati 5 mesi e i testimoni alla presenza dell’Air Force non vollero collaborare. La radio locale che ebbe come direttore il signor Alcebíades Feliz al momento dell’avvistamento intervisto’ le persone testimoni e rilascio’ la registrazione dell’intervista agli investigatori interessati.
TESSERINO DI RICONOSCIMENTO DEL CIOANI
Tutti gli informatori del CIOANI erano dotati di un tesserino di riconoscimento con foto e firma di un responsabile. Ogni membro fu classificato in una categoria e ricevettero un numero di riconoscimento.
Nella parte anteriore della tessera, oltre al nome, categoria, numero di ID, fotografia con firma del responsabile, non vi fu inserito il simbolo del CIOANI. Sul retro vennero scritte 5 raccomandazioni:
1) Ascolta attentamente – Narrare per iscritto;
2) Fate domande e raccogliete le risposte – Registra;
3) Fotografie: cose, gente, posti;
4) Relazione del report;
5) Inviare con urgenza al CIOANI.
Inoltre c’e’ scritto nel retro: “Chiediamo l’immediato sostegno dalle Forze Armate e della Polizia”.
Traduzione e recupero informazioni: Raffaele Di Nicuolo
Articolo originale di Edison Boaventura Júnior
Tratto dal sito: http://www.baab.it/digdug/index.php