Strane luci e «tubi volanti» fra Tramonti e Aviano

Il mistero Cosa volava ieri pomeriggio [28/12/2009], verso le 18, nei cieli al disopra della base di Aviano.

Un interrogativo che si è posto più di qualcuno fra gli osservatori, occasionali, di un singolare fenomeno: lo spostamento veloce, lungo una precisa traiettoria – da Aviano-Roveredo in Piano, verso Fontanafredda – di strane fiamme, o per meglio dire fiammelle, chiaramente distiguibili nel cielo. «Sembravano le fiammelle di un impianto di alimentazione delle mongolfiere» ha spiegato un testimone roveredano nel fenomeno, anche se si spostavano un po’ troppo velocemente per essere delle mongolfiere. Nel più assoluto silenzio.

C’è chi le ha contate: fino a quattro in successione. Quanto osservato, ripropone un quesito che in molti – in un anno caratterizzato da un’esplosione di avvistamenti di eventi singolari nel cielo, anche in Italia – si sono posti. “Lanterne cinesi” o qualcos’altro?

Già, perchè il 2009 è stato l’anno delle “lanterne cinesi”, scambiate più spesso di quanto si creda per Ufo. Cosa siano è presto detto: si tratta di piccole mongolfiere di carta, utilizzate in occasione di feste e manifestazioni particolari, quale elemento coreografico. Quando viene accesa la fiamma, il calore scalda l’aria all’interno diminuendone la densità: di conseguenza l’oggetto si alza in volo.

La “lanterna cinese” rimane in volo finché la fiamma resta accesa, dopodiché plana lentamente al suolo, e scompare dalla vista dell’osservatore, scivolando via nel più assoluto silenzio. Sarà stata una di queste eteree “lanterne” o qualcos’altro, di più tecnologico a sorvolare ieri Roveredo in Piano e dintorni? Mistero. Cio che incuriosisce del fenomeno è la vicinanza con la base aerea di Aviano.

Ma non è tutto. Una telefonata in redazione, giunta attorno alle 23, ha ulteriormente alimentato il mistero. All’altro capo della cornetta un residente di via Regina Elena a Tramonti di Sopra, il quale ha chiesto come contattare l’ufologo Antonio Chiumiento.

Il motivo? «Stavo fumando una sigaretta fuori dal balcone di casa – ha spiegato – quando ho visto una sorta di tubo fluorescente sospeso nell’aria, all’altezza della Montisela, la montagna che sovrasta Meduno. Il tempo di chiamare mia moglie e l’oggetto era scomparso a una velocità impressionante in direzione della Val d’Arzino».

Fonte: Messaggero Veneto (Pordenone)

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